venerdì 11 novembre 2011

Le persone che vorrei....alcuni punti chiave.

Le persone che vorrei....alcuni punti chiave.

  • Assumersi la propria responsabilità. 
Basta pensare che sia sempre e solo colpa degli altri. Ognuno di noi, nel suo piccolo, ha le proprie responsabilità, nessuno escluso. L’Italia è quello che è perchè è fatta dagli italiani, e anche noi lo siamo. Se invidio l’evasore sono come lui. Se getto la carta in terra, inquino. Punto.
 

  • Includere gli esclusi.
Avere paura del diverso è avere paura di una parte di sé stessi. Ognuno di noi è diverso rispetto ad un altro. L’Italia non è nostra ma di tutti coloro che la amano, nati o no in questo Paese.
Se aumentano i cittadini vanno aumentati i servizi e non il contrario.
Amare Dio non è odiare Buddha o Allah.
 

  • Agire senza attendersi ricompense.
Solo così ci liberiamo dall’altruismo e lavoriamo per il bene comune.
Chi non se la sente stia fuori dal bene pubblico, nessuno è costretto.
 

  • Essere coerenti.
Parlare e comportarsi di conseguenza a quanto detto.
Chiedere di fare sacrifici, portando a casa stipendi da favola è ridicolo.
Guadagnare cento volte un proprio dipendente è offensivo e umiliante per chi dà parte della propria vita per la tua Azienda.
Non si è sulla stessa barca se io sto sul ponte e tu hai la Suite.
 

  • Saper sognare, avere passioni.
Per alzare le tasse come rimedio a tutti i mali basta un Tremonti qualsiasi.
Sognare l’irrealizzabile e lavorare per realizzarlo, a costo della vita.
La passione è la molla della vita, l’interesse personale è il cancro dei politici contemporanei.
Essere affamati, essere folli.
 

  • Liberarsi da sé stessi.
Non si può lavorare per il bene pubblico mettendo sé stessi al centro dell’Universo.
Chi antepone il proprio interesse a quello della comunità che rappresenta non deve occuparsi di politica.

Liberarsi di sé stessi e dedicarsi agli altri è capacità di pochi.
Chi non se la sente non si occupi della vita altrui.
Mauro


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